Nella tradizione popolare gli aspetti maggiormente significativi della vita reale sono sempre stati rappresentati con delle "immagini linguistiche", e cioè attraverso proverbi, detti e modi di dire. Si dice racchiudano, in poche parole, un'antica saggezza popolare dai significati profondi. Se alcuni sono di una straordinaria suggestività, un pò tutti rispecchiano i costumi e le tradizioni di un popolo, a qualsiasi latitudine.
I proverbi (dal latino proverbiu(m), da verbum, e cioè parola), sono brevi frasi che condensano giudizi, consigli o dettami (c.d. forma lapidaria e senteziosa), derivanti dall'esperienza comune, ritenute capaci di esprimere verità o quello che si pensa sia vero, spesso in forma di metafora e in rima.
Diverse sono le pubblicazioni riguardanti i proverbi, frutto di studi o come semplici raccolte, a partire dai tempi più remoti: nelle "Dieci tavole", scritte dopo il 1509, sono raccolti diversi proverbi veneti scritti in dialetto veneziano (sia pure mischiati a quelli toscani, lombardi, marchigiani, pugliesi e napoletani, dato che Venezia era, per i suoi traffici lagunari, luogo attrattivo di gente); il 1800 è il secolo in cui i proverbi sono considerati sistematicamente (ved. Andrea Alverà e i suoi oltre 2000 proverbi vicentini contenuti nel suo Dizionario inedito - Biblioteca Bertoliana di Vicenza -, Cristoforo Pasqualigo - la seconda edizione del 1881 contiene oltre 5000 proverbi veneti).
Se i proverbi venivano (e forse ancora vengono) usati come conferma di un'argomentazione, o per dare valenza a una previsione oppure per esprimere una regola, quelli della tradizione popolare contadina sono quì sinteticamente e simbolicamente raccolti come "testimoni" del tempo. Riguardano, in genere, tutti gli aspetti della vita, dalle vicende agricole agli animali, all'amore, ai figli ... preti, Santi, sposi, stagioni, denaro, e via dicendo; non si può osservare che essi vegono magistralmente adattati alle varie circostanze, rischiando anche la contraddizione (es. l'unità fà la forza, chi fà per se fà per tre).
Link alla "nostra" raccolta di alcuni proverbi:
"Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un'espressione convenzionale, caratterizzata dall'abbinamento di un significante (poco o niente affatto modificabile) a un significato non composizionale ... cioè non prevedibile a partire dai significati dei suoi componenti".
Classiche espressioni idiomatiche sono, ad esempio, "essere al verde" per in indicare assenza di soldi, opppure "essere in gamba" per riferirsi ad abilità o ad un buon stato di salute.
Le tradizioni contadini sono ricche di modi di dire, molti dei quali sono ancora usati nel linguaggio parlato (ovviamente in dialetto).
Link alla raccolta di alcuni modi di dire (ritenuti maggiormente significativi):
Nel dialetto vicentino sono ancora usati termini della tradizione contadina, anche se quelli arcaici sembrano oramai pressochè scomparsi, per cui la loro ricerca e raccolta (sintetica) potrà diventare occasioni di ricerche future.
Link alla raccolta di alcuni vocaboli (ritenuti maggiormente significativi):