Diverse sono curiosità "culturali" di interesse dell'Associazione legate alle tradizioni popolari, in particolar modo quelle sui balli/danze, a partire dalla storia fino ad alcune questioni definitorie, in ragione dei differenti significati associabili al lessico che ricorre in questo ambito.
In effetti, nella lingua italiana ritroviamo termini (parole) e locuzioni (espressioni, frasi) ai quali possono corrispondere, da un lato significati differenti (polisemia), dall'altro uno stesso significato (sinonimia); si tratta di un aspetto che alimenta, non di rado, delle vere e proprie dispute "linguistiche" o "culturali", spesso di matrice etimologica (si ricorre cioè alla storia delle origini).
Occorre premettere ricordando che il linguaggio parlato è meno rigoroso di quello scritto, così come accade tra contesto "normale" e quello "scientifico", per questo motivo abbiamo titolato la pagina "spigolature e curiosità".
Alcune curiosità ... terminologiche o concettuali (?)
La prima questione sembra riguardare il significato delle parole danza e ballo: sono sinonimi oppure hanno significati diversi?
Innanzitutto, le due parole hanno un denominatore comune: sia danza che ballo sono ritenuti essere una forma espressiva delle varie civiltà, culture e territori, e finanche una forma d'arte, soprattutto in quei casi in cui la danza/ballo diventa azione scenica con rilevanza pantomimica (in questi casi ricorre il termine di balletto, pur nelle varie espressioni: danza classica, balletto classico, ecc.).
Da un punto di vista antropologico la danza viene definita come un insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., associata o meno alla musica. Infatti, l'insieme ritmico di movimenti, in successione tra loro secondo uno schema che può essere individuale oppure di gruppo, può appoggiare al ritmo stesso della danza.
Il ballo, invece, spesso considerato una forma espressiva e d'arte (nella versione del balletto), è un insieme di movenze e passi che portano ad atteggiare le membra secondo determinate regole e seguendo necessariamente un ritmo musicale.
Balli/danze della "tradizione popolare" portano in arena degli aggettivi, in particolare popolare e folklore (o folclore, folcloristico), anche se occorrerebbe aggiungerne altri (es. tradizionale ed etnico).
Si trova scritto che il ballo popolare (o tradizionale) è quello appartenente al popolo, nel senso che risulta creato, eseguito e tramandato direttamente dal popolo, mentre il ballo folkloristico (abbreviato anche in folk) trae origine da quello popolare ma viene eseguito e tramandato da gruppi specializzati, amanti delle tradizioni. In altri termini, appartiene al folklore la rappresentazione di un ballo sotto forma di spettacolo/esibizione da parte di associazioni e gruppi.
Se popolare è qualcosa di riferito, senza dubbio alcuno, al popolo (in quell'accezione che lo distingue, secondo una logica sociale classista, dalla nobiltà, dall'aristocrazia, dall'alta borghesia), non così scontato quando ci si riferisce al folklore (termine coniato dallo scrittore inglese William John Thoms nel 1846 per riferirsi, letteralmente al sapere del popolo - folk=popolo, lore=sapere), che comunque riguarda il popolo e la tradizione.